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Delle 500 imprese incluse nell’indice, 102 pubblicano un report d’impatto, riferito alternativamente all’intero perimetro aziendale, a un singolo Paese, a uno specifico progetto, oppure a un fondo, una fondazione o un bond strutturato per la rendicontazione bancaria. Tra queste, solo 12 monetizzano i propri impatti economici, ambientali o sociali.
Delle 600 aziende europee incluse nell’indice, 105 pubblicano un report d’impatto, riferito alternativamente all’intero perimetro aziendale; a un singolo Paese; a uno specifico progetto; oppure a un fondo, una fondazione o un bond strutturato per la rendicontazione bancaria. Solo 19 imprese nell’indice EUROSTOXX 600 monetizzano i propri impatti economici, ambientali o sociali.
La fase di raccolta e analisi dei dati rappresenta il ponte tra la definizione del perimetro del benchmark e la valutazione effettiva delle performance di sostenibilità. Senza dati completi, coerenti e confrontabili, anche la migliore scelta di metriche e peer perde significato, perché non è possibile misurare in modo oggettivo i sustainability performance gap né individuare con precisione i punti di forza e le aree di miglioramento.
Dopo aver discusso dell’importanza del benchmarking di sostenibilità e le modalità di selezione dei competitor, proponiamo una metodologia di analisi dei dati emersi dal confronto. L’obiettivo non è emettere un giudizio su un’azienda (“migliore” o “peggiore”), ma evidenziare le distanze (i gap) rispetto ai competitor per offrire una base di lettura più immediata e un’indicazione delle aree di possibile miglioramento.
Delle prime cento aziende non quotate della Città metropolitana di Milano che operano nel settore delle attività sportive, tre hanno pubblicato volontariamente un report di sostenibilità. Cooperativa Insegnanti di Educazione Fisica (C.I.E.F.) rilascia il suo bilancio sociale dal 2016, con l’ultima versione aggiornata al 2022-2023. Il bilancio sociale è stato redatto per affiancare al bilancio d’esercizio un altro strumento di rendicontazione del valore sociale e ambientale creato dalla cooperativa, tenendo conto dei bisogni informativi di una moltitudine di stakeholder.
CIFA ha rilasciato il suo primo report di sostenibilità nel 2024. Il report copre tre macroaree di impatto – mindset green e circolare, empowerment delle persone e approccio ecosistemico –, toccando temi come l’economia circolare, la riduzione di emissioni GHG, la salute e formazione per i dipendenti, la gestione della diversità e l’inclusione, il supporto alla comunità locale e la catena di fornitura sostenibile.