Benchmark di sostenibilità. Fase 1: Definizione delle metriche da misurare

Year: 2025

Per costruire un benchmark è essenziale selezionare metriche che siano rappresentative delle principali dimensioni ESG e che possano essere applicate in modo coerente e comparabile tra aziende e settori.

Benchmark di sostenibilità. Fase 1: Definizione delle metriche da misurare

Per costruire un benchmark è essenziale selezionare metriche che siano rappresentative delle principali dimensioni ESG e che possano essere applicate in modo coerente e comparabile tra aziende e settori. In questo primo step per la realizzazione del benchmark, il focus sarà su due dimensioni chiave per la valutazione della sostenibilità aziendale:

  1. Performance ambientali, attraverso un’analisi settoriale basata sul framework del Sustainability Accounting Standards Board (SASB);

  2. Stakeholder engagement, per valutare la corretta inclusione di tutte le aspettative/preoccupazioni degli stakeholder nell’analisi di materialità.

 

i. Performance ambientali: il contributo del SASB

Il Sustainability Accounting Standards Board (SASB) è riconosciuto come uno dei principali framework per la rendicontazione delle metriche ESG, grazie al suo approccio settoriale e alla focalizzazione sui temi materiali. 

Creato per supportare le aziende nella comunicazione di informazioni finanziariamente rilevanti in ambito sostenibile, il SASB ha sviluppato standard specifici per 77 settori industriali. Per ciascun settore, identifica le questioni ESG più significative e definisce metriche standardizzate che le aziende dovrebbero rendicontare, con l’obiettivo di garantire trasparenza e comparabilità. Il punto di forza del SASB è il suo approccio alla materialità settoriale, che consente di individuare le questioni ambientali, sociali e di governance che hanno un impatto diretto sulla performance finanziaria di un settore specifico. Tale metodologia si basa su una rigorosa analisi di dati e consultazioni con esperti, aziende e stakeholder, a garanzia che i temi individuati siano rilevanti, misurabili e utili per gli investitori.

All’interno del benchmark, l’adesione agli standard SASB da parte delle aziende è utilizzata come criterio di confronto. Infatti, la percentuale di adesione alle metriche SASB rappresenta un indicatore della coerenza e dell’allineamento delle aziende agli standard settoriali. Questo approccio permette sia di misurare quanto le aziende adottino pratiche di rendicontazione riconosciute e accettate nel loro settore, sia di confrontare in modo standardizzato le performance ambientali tra aziende dello stesso settore.

 

ii. Stakeholder engagement

Il coinvolgimento degli stakeholder è altresì una componente essenziale della sostenibilità, poiché misura la capacità di un’azienda di instaurare relazioni trasparenti, inclusive e costruttive con le parti interessate. Un’efficace strategia di stakeholder engagement consente di garantire che le aspettative e le preoccupazioni degli stakeholder siano integrate nelle strategie aziendali, migliorando così la fiducia reciproca e la reputazione dell’organizzazione. 

Per includere questa dimensione nel benchmark, vengono analizzati e confrontati tre elementi fondamentali contenuti nei report ESG: 

  • temi materiali rilevati nell’analisi di materialità: fondamentali per comprendere su quali priorità un’azienda focalizza i propri sforzi di sostenibilità. Nel benchmark, si analizzano i temi dichiarati come materiali, confrontandoli con quelli adottati da aziende dello stesso settore o contesto geografico. Questo confronto aiuta a valutare la coerenza delle priorità aziendali rispetto alle aspettative degli stakeholder e agli standard internazionali;

  • tipologia e numero di stakeholder coinvolti nelle analisi di materialità: importanti per valutare la vastità e diversità degli stakeholder coinvolti nelle analisi di materialità;

  • canali utilizzati per coinvolgere gli stakeholder: altrettanto rilevanti per misurare l’efficacia dell’engagement, poiché la capacità di un’azienda di comunicare e raccogliere feedback in modo trasparente e costruttivo può influenzare significativamente la qualità dell’engagement.

Nella seconda fase si andranno a selezionare le società comparabili (o peer), ossia quelle aziende che condividono le principali sfide di sostenibilità. Questo passaggio sarà fondamentale per comprendere dove un’azienda si posizioni rispetto ai competitor e impostare un piano di miglioramento realmente efficace.