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Settore chimico

Il settore chimico si conferma uno dei comparti più dinamici e strategici dell’economia italiana, con un valore della produzione che nel 2022 ha superato i 66 miliardi di euro, pari al 5,8% del totale dell’industria manifatturiera nazionale. Un comparto che conta oltre 2.800 aziende e 3.300 stabilimenti, impiegando circa 112.000 addetti, di cui ben il 23% laureati.

La struttura del settore si caratterizza per un equilibrato mix di realtà aziendali: il 27% sono gruppi attivi sul mercato mondiale, il 38% sono imprese a capitale estero con stabilimenti in Italia, mentre il 35% sono piccole e medie imprese. Questa composizione eterogenea ha contribuito alla resilienza del comparto, che ha dimostrato una notevole capacità di adattamento anche durante le recenti crisi globali.

La sostenibilità è diventata un elemento centrale nelle strategie aziendali. Su 200 aziende analizzate, 26 hanno già adottato un bilancio di sostenibilità, con un’accelerazione significativa dopo la pandemia. I temi più rilevanti includono la salute e sicurezza dei dipendenti, il contrasto al cambiamento climatico, l’innovazione, la biodiversità e la gestione responsabile della catena di fornitura.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite guidano molte di queste strategie, con particolare attenzione al lavoro dignitoso, all’innovazione industriale, al consumo responsabile e all’azione per il clima. Significativo è l’impegno nella sicurezza sul lavoro: nonostante l’utilizzo di impianti complessi e sostanze potenzialmente pericolose, il settore chimico è diventato uno dei più virtuosi in termini di tutela dei lavoratori.

La performance economica conferma la solidità del settore. I ricavi medi hanno superato i 150 milioni di euro nel 2022, con un miglioramento della redditività (ROE passato dall’8,8% all’11,1%) e una capacità di mantenere margini di profitto stabili nonostante le fluttuazioni economiche.

Un settore, dunque, che va oltre la produzione chimica tradizionale, offrendo il proprio significativo contributo alla competitività del Made in Italy e alla transizione verso un’economia più sostenibile e innovativa. Le aziende chimiche italiane si dimostrano sempre più protagoniste di un modello di sviluppo che coniuga crescita economica, responsabilità sociale e tutela ambientale.