Caratteristiche della rendicontazione integrata
La ricerca dimostra che la qualità dei report integrati è influenzata dalle performance aziendali, evidenziando la necessità di maggiore attenzione per garantire che siano veramente utili e informativi per gli stakeholder.
Gaia Melloni, Ariela Caglio, Paolo Perego
Saying more with less? Disclosure conciseness, completeness and balance in Integrated Reports.
J. Account. Public Policy 36 (2017) 220–238
https://doi.org/10.1016/j.jaccpubpol.2017.03.001
Premessa
La promozione dell’Integrated Reporting Framework (IRF) dell’International Integrated Reporting Council (IIRC) del 2013 ha rappresentato uno sforzo internazionale significativo per collegare le performance finanziarie e di sostenibilità (ambientali, sociali e di governance) delle aziende in un unico report aziendale. L’obiettivo della rendicontazione integrata (IR) è comunicare in modo conciso come la strategia, la governance, le performance e le prospettive di un’azienda, nel contesto del suo ambiente esterno, portino alla creazione di valore sostenibile. Tuttavia, l’IRF richiede anche che il report sia completo e bilanciato, includendo tutte le questioni materiali, sia positive sia negative, in modo equilibrato. Questo studio esamina come la performance aziendale influenzi la concisione, la completezza e l’equilibrio delle informazioni divulgate nella rendicontazione integrata.
Risultati
L’analisi ha esaminato un campione di operatori all’avanguardia nella rendicontazione integrata che hanno partecipato al programma pilota dell’IIRC, focalizzandosi sui report disponibili per gli anni 2013 e 2014. I risultati indicano che le aziende con una performance finanziaria debole tendono a produrre report significativamente più lunghi e meno leggibili (cioè meno sintetici) e più ottimistici (cioè meno equilibrati). Inoltre, le aziende con performance sociali peggiori forniscono report più oscuri (meno sintetici) e con meno informazioni sulle loro performance di sostenibilità (meno completi). Questi risultati suggeriscono che le aziende cercano di gestire la propria immagine attraverso la manipolazione della quantità di informazioni e della facilità di lettura, nonché del contenuto tematico e del tono verbale nella rendicontazione integrata.
Implicazioni
Le implicazioni di questa ricerca sono rilevanti sia per la teoria sia per la pratica della rendicontazione aziendale. In primo luogo, la ricerca supporta l’ipotesi secondo cui le aziende con performance più deboli tendono a utilizzare strategie per offuscare le informazioni nella loro divulgazione, rendendo i report più difficili da leggere e meno completi. Questo comportamento può essere visto come un tentativo di nascondere le criticità e presentare un’immagine aziendale più favorevole di quanto sarebbe lecito aspettarsi sulla base delle effettive performance.
In secondo luogo, i risultati hanno implicazioni pratiche per le autorità di regolamentazione e per chi elabora i report integrati. La ricerca evidenzia la necessità di migliorare la qualità delle informazioni divulgate nella rendicontazione integrata, assicurando che i report prodotti siano non solo concisi ma anche completi e bilanciati. Gli standard stabiliti dall’IIRC devono essere applicati in modo più rigoroso se vogliamo evitare che le aziende utilizzino un linguaggio contorto e prolisso come strumento per manipolare le percezioni degli stakeholder.
Infine, questa ricerca aggiunge valore alla letteratura sulla rendicontazione integrata fornendo una base empirica per ulteriori studi su come le caratteristiche testuali dei report aziendali possano influenzare la percezione della qualità delle divulgazioni. I risultati sottolineano l’importanza di sviluppare strumenti analitici e misure empiriche per valutare la qualità della rendicontazione integrata, contribuendo a migliorare la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni aziendali comunicate agli stakeholder.
In sintesi, la ricerca dimostra che la qualità dei report integrati è influenzata dalle performance aziendali e che le aziende con performance più deboli tendono a manipolare le loro divulgazioni per presentare un’immagine più favorevole. Questo evidenzia la necessità di maggiore attenzione da parte delle autorità di regolamentazione e di coloro che elaborano i report per garantire che siano veramente utili e informativi per gli stakeholder.