La qualità dei report di sostenibilità nella Città metropolitana di Milano: analisi dei KPI
Il dataset mappa le dimensioni chiave del reporting analizzando, per ciascun report, il numero di KPI rendicontati e la loro distribuzione per area (economica, ambientale, sociale e di governance).
Il dataset mappa le dimensioni chiave del reporting analizzando, per ciascun report, il numero di KPI rendicontati e la loro distribuzione per area (economica, ambientale, sociale e di governance).
Il Grafico 1 mostra la frequenza dei KPI riportati dalle società che pubblicano un report di sostenibilità stand-alone, non integrato nel bilancio di gruppo.
Emergono notevoli differenze nel numero di KPI citati dalle società con report stand-alone: alcune presentano rendicontazioni molto articolate, mentre altre si limitano a un set minimo, segnalando livelli diversi di maturità e trasparenza. Si rileva inoltre che la maggior parte dei KPI citati riguarda la sfera sociale (37%) e ambientale (31%).
Il Grafico 2 illustra il numero medio di KPI citati nei report di sostenibilità, raggruppati per settore ATECO. Sull’asse orizzontale sono riportati i codici/settori ATECO, mentre sull’asse verticale è indicata la media dei KPI rendicontati.
Le differenze tra i settori riflettono norme, pressioni regolatorie e prassi di mercato specifiche:
i settori “ad alta intensità regolatoria” (es. energia, utility, finanza) tendono a citare un numero maggiore di KPI;
i settori B2C con forte esposizione reputazionale mostrano spesso medie elevate;
settori più frammentati o con presenza di PMI possono presentare medie più basse.
La media dei KPI varia in modo significativo tra i codici ATECO: i comparti soggetti a maggiori pressioni normative o da parte degli stakeholder offrono rendicontazioni più estese, mentre quelli meno regolati riportano set informativi più essenziali. I KPI più citati per settore mettono in luce ciò che il mercato percepisce come materialmente rilevante.
La Tabella 1 riporta i principali KPI per ciascuna categoria. Nella sfera sociale e ambientale emerge una forte convergenza sulle principali metriche (rispettivamente 73% e 53%), segnale di uno standard ormai condiviso. Al contrario, nella sfera economica (27%) e di governance (22%) la scelta dei KPI risulta molto più frammentata e dipendente dal settore.
Tabella 1: Principali KPI utilizzati per settore
| KPI Economici | % | KPI Ambientali | % | KPI Sociali | % | KPI Governance | % |
| Ricavi | 11% | Emissioni GHG | 21% | Forza lavoro: composizione | 28% | CdA: composizione | 12% |
| Capex (Investimenti) | 7% | Rifiuti | 12% | Salute e sicurezza | 15% | Etica e anticorruzione | 3% |
| Valore economico generato | 5% | Consumo energia | 12% | Formazione e sviluppo | 14% | Compliance | 3% |
| Clienti (#) | 3% | Acqua | 4% | Diversità, equità e inclusione | 9% | Fornitori: governance e codice | 2% |
| Market share | 1% | Energia da rinnovabili (%) | 4% | Comunità e attività no profit | 7% | Comitati (audit/risk/remun/ESG) | 1% |
| Totale | 27% | 53% | 73% | 22% |