Associazioni sportive
Il calcio è una passione che muove milioni di persone, ma anche un’industria che genera ricchezza e occupazione con un impatto ambientale significativo. Come si comportano le società calcistiche lombarde in termini di rendicontazione di sostenibilità?
Lo sport è un’industria rilevante per l’economia e la società italiana, con un impatto sul Pil nazionale stimato intorno all’1,3% e una forza lavoro di circa 400.000 addetti. Il settore sportivo comprende diverse attività, tra cui la gestione di impianti, i club sportivi, la promozione di eventi e la produzione di beni e servizi correlati. In questo focus, abbiamo preso a riferimento i primi 100 club sportivi lombardi per fatturato, con un’attenzione particolare al calcio, che rappresenta il segmento più importante in termini di fatturato e di seguito.
Il calcio è lo sport più popolare in Italia, con una ricchezza economica e sociale stimata in 4,53 miliardi di euro. La Lombardia è una delle regioni più rappresentate nel calcio professionistico, con 32 società calcistiche appartenenti al codice Ateco 93.12, che include le attività svolte a livello professionistico, semi-professionistico o dilettantistico che offrono ai propri membri la possibilità di partecipare a gare sportive. Tra queste, spiccano le due società milanesi, Inter e Milan, tra le più famose e titolate a livello nazionale ed internazionale. Il calcio lombardo ha inoltre una forte componente sociale, potendo contare su oltre 400.000 tesserati e circa 5.000 società dilettantistiche che svolgono un ruolo importante nella promozione dello sport e dell’inclusione tra i giovani e le diverse comunità.
Come tutte le attività umane, il calcio ha un impatto ambientale significativo, che deriva dal consumo di energia, dalla produzione di rifiuti, dalle emissioni di gas serra e dall’uso delle risorse naturali. Per questo motivo, anche le organizzazioni calcistiche sono chiamate a adottare misure e pratiche per ridurre il loro impatto ambientale e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. A livello internazionale, la Union of European Football Associations (UEFA) ha approvato nel dicembre 2021 una strategia di sostenibilità, la “UEFA Football Sustainability Strategy”, che associa le politiche ambientali dell’associazione agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite.
A livello italiano, nel 2022 la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha adottato la “Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio”, che serve da documento di riferimento per le organizzazioni calcistiche nazionali che intendono intraprendere percorsi di sostenibilità ambientale, coinvolgendo una vasta gamma di stakeholder. La Carta riguarda la governance ambientale, la gestione degli stadi e delle infrastrutture, la gestione degli eventi, l’engagement degli stakeholder e dei tifosi.
Tra le società calcistiche italiane, solo due redigono un report di sostenibilità: il Milan e la Juventus. L’ultimo report disponibile del Milan, riguardante la stagione 2021/2022, mette innanzitutto in luce i successi sportivi delle squadre maschili e femminili, poi si concentra su finanze e risorse umane, con attenzione a inclusione e formazione. Il report si sofferma inoltre sul ruolo educativo dello sport per i giovani, sull’uso del branding e della comunicazione digitale per rafforzare l'immagine del club e sulla qualità delle proprie strutture sportive. Verso la fine approfondisce le iniziative sociali del club e accenna agli sforzi ambientali e di riduzione dell’impatto. Tuttavia, il report non aderisce a standard di rendicontazione internazionali, non fa riferimento a framework di sostenibilità e non è stato sottoposto a audit.
La Juventus ha iniziato a redigere il report di sostenibilità nella stagione 2013/2014, segue gli standard GRI per la rendicontazione di sostenibilità e riporta i dati relativi ai consumi energetici, idrici e alle emissioni di gas serra. Come il Milan, anche la Juventus dedica ampio spazio al racconto delle azioni intraprese per promuovere inclusione e educazione. Nella sezione che tratta i dipendenti si trovano dettagli sulla loro formazione e sul rispetto delle normative, specialmente per quanto riguarda la salute. Una tabella esaustiva riporta i rischi non finanziari del club e le strategie adottate per prevenirli e limitarne l’impatto.
Lo sport è un settore strategico per l’economia e la società italiana, che richiede investimenti e innovazione per migliorare le sue prestazioni e il suo impatto. Il calcio, in particolare, è lo sport più seguito e apprezzato, con una ricchezza economica e sociale rilevante. La Lombardia è una delle regioni più importanti per lo sport italiano, con società calcistiche di prestigio e di successo, ma anche con una forte presenza di realtà dilettantistiche. Il calcio, tuttavia, deve affrontare la sfida della sostenibilità ambientale, che richiede una maggiore consapevolezza e trasparenza da parte delle organizzazioni sportive. Solo così il calcio potrà continuare a essere un fattore di crescita e di inclusione per il Paese.
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