OLT: tra impatto ambientale e sicurezza energetica
Delle prime cento aziende non quotate della Città metropolitana di Milano che operano nel settore del magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, sei hanno pubblicato volontariamente un report di sostenibilità, mentre quattordici fanno riferimento al bilancio del gruppo di appartenenza. OLT Offshore LNG Toscana rilascia il suo bilancio di sostenibilità dal 2014, con l’ultima versione aggiornata al 2023. Il report copre temi come i consumi energetici e le emissioni GHG, i servizi offerti e la cura per la catena del valore, l’attenzione alle risorse umane e al dialogo e l’integrazione con la comunità e la cultura aziendale.
Delle prime cento aziende non quotate della Città metropolitana di Milano che operano nel settore del magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, sei hanno pubblicato volontariamente un report di sostenibilità, mentre quattordici fanno riferimento al bilancio del gruppo di appartenenza. OLT Offshore LNG Toscana rilascia il suo bilancio di sostenibilità dal 2014, con l’ultima versione aggiornata al 2023. Il report copre temi come i consumi energetici e le emissioni GHG, i servizi offerti e la cura per la catena del valore, l’attenzione alle risorse umane e al dialogo e l’integrazione con la comunità e la cultura aziendale.
Storia dell’azienda
OLT Offshore LNG Toscana (OLT) viene fondata il 16 novembre 2004 a seguito di un accordo tra varie società del settore energetico (tra cui Edison, Enel, Eni, Hera, Italpetroli, Snam e TotalEnergies), con l’obiettivo di sviluppare una soluzione per l’approvvigionamento di gas naturale mediante una piattaforma offshore per l’importazione, lo stoccaggio, la rigassificazione e la distribuzione del gas naturale liquefatto (GNL).
Il progetto inizia nel 2002 e prevede la conversione di una nave metaniera in un terminale galleggiante di rigassificazione, che trasforma il GNL riportandolo allo stato gassoso. Il terminale, realizzato da Saipem S.p.A., viene sottoposto a un lungo e complesso iter autorizzativo, con un rilevante allungamento dei tempi per tenere conto delle modifiche richieste da parte delle istituzioni nazionali competenti.
I lavori, iniziati a giugno 2009 a Dubai, si concludono solo a giugno 2013, quando il terminale prende il largo per raggiungere il mese successivo le coste italiane. “FSRU Toscana” viene situato a circa 22 chilometri al largo di Livorno. Il terminale è composto da un’unità di invio del gas naturale liquefatto, un molo, una condotta di rigassificazione sottomarina e una rete di trasporto per distribuire il gas naturale a terra.
Nel settembre 2013 inizia la fase di collaudo tecnico con GNL a bordo del terminale e la corretta conclusione delle operazioni viene validata dall’ente certificatore RINA. In data 20 dicembre 2013, OLT avvia le attività commerciali.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti autorizza l’esercizio definitivo dell’impianto in data 17 marzo 2015, mentre l’autorizzazione dell’impianto e del relativo gasdotto sottomarino di collegamento a terra da parte del Ministero dello sviluppo economico avviene nel luglio 2016.
Da un punto di vista ingegneristico, l’impianto rappresenta un caso di eccellenza per il settore del GNL, per la struttura, il design e per il lungo e complesso iter di autorizzazioni e certificazioni ottenute sul fronte della sicurezza e dell’ambiente.
Numeri
- Fondazione: 2002
- Forma giuridica: Società per Azioni
- Numero di dipendenti: 25 (2023)
- Ricavi delle vendite: 145,2 milioni di euro (2023)
- EBITDA: 72,8 milioni di euro (2023)
Sfida
La sostenibilità per OLT non è solo una questione ambientale, ma un impegno che abbraccia aspetti sociali ed economici. Da un lato, l’azienda deve assicurare un servizio affidabile di rigassificazione e distribuzione del GNL, contribuendo così alla diversificazione delle fonti energetiche e alla resilienza del sistema nazionale. Dall’altro, OLT è chiamata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, investendo in tecnologie e pratiche innovative per abbattere le emissioni di gas serra e ottimizzare il consumo energetico.
In questo contesto, la strategia di sostenibilità di OLT si fonda su due pilastri fondamentali: il miglioramento continuo delle performance ambientali e il rafforzamento del benessere delle persone e delle comunità locali. Per far fronte a queste sfide, l’azienda ha non solo intrapreso azioni specifiche, quali la sostituzione di corpi illuminanti con soluzioni ad alto rendimento, l’efficientamento dei sistemi di pompe per l’acqua di mare e l’implementazione di programmi per la riduzione delle emissioni, ma si impegna a garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo, promuovendo la formazione continua dei dipendenti e valorizzando la diversità all’interno della propria forza lavoro.
Report di sostenibilità
L’impegno di OLT è documentato nelle 73 pagine del Bilancio di Sostenibilità 2023, che è stato redatto in conformità agli Standard GRI 2021 ed è stato sottoposto a verifica esterna da parte di Bureau Veritas Italia. Al suo interno, OLT Offshore LNG Toscana allinea la propria strategia a dieci Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs).

Nel report sono mappati dieci gruppi di stakeholder, di cui tre interni e sette esterni, insieme ad alcune azioni di coinvolgimento verso gli stessi. Nello specifico:
i dipendenti sono coinvolti attraverso iniziative di formazione continua, incontri periodici e attività di feedback interno, volte a favorire la partecipazione attiva e il miglioramento della cultura della sicurezza e della qualità del lavoro;
con i fornitori, l’azienda promuove un dialogo costante condividendo la propria visione sui temi della sicurezza e della sostenibilità, nonché attivando processi di collaborazione e condivisione degli standard qualitativi per migliorare l’intera catena del valore;
la comunità viene ingaggiata attraverso azioni di integrazione sociale ed economica del territorio, attivando progetti di responsabilità sociale (CSR) che includono iniziative di sostegno culturale, sportivo e di inclusione, oltre a programmi specifici per l’accessibilità e il coinvolgimento diretto con le realtà locali;
vengono coinvolti anche investitori, istituzioni e associazioni di categoria, attraverso canali ufficiali di comunicazione quali incontri strategici, pubblicazioni e rapporti trasparenti che permettono di condividere i risultati e le strategie aziendali.
Tali strumenti e azioni di engagement mirano a creare un dialogo costante e bidirezionale, assicurando che ogni parte interessata contribuisca attivamente al percorso di sostenibilità e all’evoluzione dell’azienda.
Nel suo bilancio, OLT adotta una prima versione di materialità doppia, identificando 5 temi materiali di tipo ambientale, sociale e di governance (ESG) sia potenziali sia attuali. Tale approccio prevede la consultazione di stakeholder interni ed esterni, con l’obiettivo di identificare e dare priorità ai temi che risultano più rilevanti sia per l’azienda sia per il territorio in cui opera.
TEMATICA MATERIALE | |
1 | Lotta ai cambiamenti climatici |
2 | Consumi energetici |
3 | Mercato GNL e transizione energetica |
4 | Salute e sicurezza per le persone |
5 | Impegno e responsabilità verso la comunità |
Per misurare il successo delle proprie iniziative di sostenibilità, OLT ha definito una serie di indicatori chiave (KPI) che coprono le dimensioni ambientale, sociale e di governance.
OLT monitora attentamente le proprie emissioni dirette di CO₂ (Scope 1) e il consumo energetico, utilizzando il 2019 come anno base di riferimento. Le azioni intraprese, come la sostituzione dei corpi illuminanti e l’efficientamento delle pompe, sono valutate in termini di percentuali di riduzione, evidenziando un impegno concreto nella mitigazione dell’impatto climatico. Inoltre, il terminale FSRU Toscana viene costantemente monitorato per le emissioni climalteranti, con il programma Leak Detection And Repair (LDAR) che gioca un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
Sul fronte sociale, OLT pone grande enfasi sulla sicurezza e sul benessere dei propri dipendenti. Tra i KPI sociali figurano il tasso di infortuni (con l’obiettivo di raggiungere zero incidenti) e il numero di ore di formazione per dipendente, che si attesta mediamente intorno alle 25 ore annue. L’azienda misura anche la diversità e l’inclusione, registrando la percentuale di presenza femminile nel personale, attualmente intorno al 52%. Questi indicatori riflettono l’impegno di OLT nel creare un ambiente di lavoro sicuro, formativo e inclusivo, nonché nel contribuire allo sviluppo socio-economico delle comunità locali attraverso progetti e donazioni mirate.
In ambito di governance, OLT ha implementato un sistema di controllo interno e una struttura organizzativa trasparente, basata sull’adozione di standard internazionali quali ISO 9001, ISO 45001, ISO 14001 e SA8000. I KPI di governance includono il numero di audit condotti (sia interni sia esterni), l’assenza di casi di corruzione o violazioni legali, e l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità nella remunerazione dei dirigenti. Questi indicatori assicurano che la gestione aziendale sia allineata agli standard etici e che le politiche di sostenibilità siano effettivamente tradotte in azioni concrete, garantendo così una comunicazione trasparente e un monitoraggio costante delle performance ESG.